2 Febbraio, 2017


Cosa succede se armiamo gli orsetti e li mettiamo a cacciare le bufale?

Credeteci che è una conversazione seria, che quello che state per leggere è tutto vero e che comunque non è colpa nostra ma degli svedesi. Come spesso accade, i nostri fratelli europei hanno delle trovate geniali e questa è estremamente.

Lui si chiama Bamse, è un popolare cartone animato, non tanto giovane perché è nato nel 1966. Un orsetto politicamente corretto e che è stato scelto, per la sua datata esperienza con i bambini, a svolgere un lavoro complicato ma fondamentale: smascherare le bufale.

La notizia è stata pubblicata dal Corriere della Sera qualche giorno fa e noi di Abc Digitale ne siamo rimasti affascinati. Quando incontriamo adulti e bambini passiamo molto tempo a decostruire le teorie e le notizie false a cui loro hanno accesso senza avere l’abitudine di controllare le fonti. Cosi le notizie false prendono corpo e iniziano a camminare tra le chat, nelle discussioni al bar e fuori dalle scuole. E quando si parla tanto di qualcosa si finisce con il crederci.

Allora arriva l’orsetto Bamse, che combatte i crimini del fake, che alla frase: l’ho letto su internet si attiva e inizia a combattere. Che ha degli amici che lo sostengono, come la saggia tartaruga, che pone le domande giuste per poter svelare gli errori.

 

Ecco il commento della digital coach Antonella Santilli, nostra massima esperta di bimbi e di digitale:

I personaggi mediatori, come in questo caso l’orsetto Bamse, sono dei validi ed efficaci lasciapassare al mondo dei bambini e dei ragazzini. Vengono utilizzati per veicolare contenuti importanti come dimostra l’esperienza svedese. L’accesso di bambini e ragazzi alla rete è una quotidianità consolidata. Si tratta, quindi, di fornirli di strumenti e chiavi di lettura per renderli sempre più consapevoli e critici, così come di “bussole” per orientarsi nel mare magnum della realtà virtuale.

Suggerirei agli amici svedesi, qualora non l’abbiano già fatto, di utilizzare l’orsetto per incontri e laboratori con genitori e bimbi, soprattutto coloro che non sono ancora in grado di leggere in autonomia i fumetti, in modo da affrontare insieme concetti come la privacy on line e il tema più generale della sicurezza. Ciò che riportano i  nostri animatori digitali è che anche gli adulti hanno bisogno di strumenti, sia per gestire la propria esperienza digitale, sia per supportare i figli dai 2 anni in avanti nello sperimentare la propria”.



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